Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci sono ancora in ottimi rapporti dopo la fine del loro matrimonio. Ora però emerge qualche contrasto
Il loro fu a suo tempo il matrimonio più discusso e ‘mediatico’ dello showbiz. Sta di fatto che la relazione tra Flavio Briatore, all’epoca top manager di Formula 1 e la giovane a bellissima modella Elisabetta Gregoraci, riempì le pagine dei rotocalchi di cronaca rosa.
Una storia che è poi naufragata ma che ha lasciato ad entrambi in eredità un figlio che ha compiuto da poco quattordici anni. Nathan Falco è infatti nato nel 2010, sette anni prima che i suoi genitori annunciassero la definitiva separazione.
Il rapporto tra i due in questi anni è stato improntato a un reciproco rispetto e alla piena condivisione dei metodi educativi nei confronti del bambino. Bambino che dalla prossima stagione frequenterà le scuole superiori, un primo traguardo e al tempo stesso un punto di partenza.
Solo che proprio in merito al tema dell’istruzione presente e futura di Nathan Falco, tra i due genitori non c’è un’assoluta e incondizionata unità di intenti. Anzi, stando a sentire le loro ultime dichiarazioni, i rispettivi punti di vista divergono parecchio.
Flavio Briatore sembra avere le idee molto chiare in merito al futuro del figlio: “Nathan Falco non andrà all’università, lo porterò a fare il mio lavoro. Non ho bisogno di un avvocato. Se mio figlio non lo vuole fare va fuori casa“. Tassativo e categorico, senza ombra di dubbio.
Su posizioni molto diverse, per non dire opposte, la madre: “Mio figlio è bravo a scuola, parla quattro lingue. Flavio non vuole che vada all’Università? Io credo – la replica della Gregoraci – che lui debba fare quello che sente. Lo studio è importante, quindi se avrà voglia di studiare e di andare all’università lo deve fare”.
Difficile ad oggi capire chi dei due avrà la meglio, anche perché la decisione finale spetterà proprio al ragazzo. Di certo Flavio Briatore non sembra favorevole ad una scuola che inviti a studiare scrittori e romanzieri ed è lui stesso a sottolinearlo.
“Nathan fa la scuola internazionale a Montecarlo, principalmente in lingua inglese, poi in francese e dopo in italiano. Quest’anno è arrivata una professoressa d’italiano che faceva studiare Pirandello. Io l’ho chiamata e le ho detto: ‘Guardi che questi ragazzi qui sono italiani ma l’italiano è la terza lingua“. Raccapricciante…