Le critiche nei confronti di Angelina Mango non sono mancate e non mancano. La vincitrice del Festival di Sanremo ora ne ha per tutti
Secondo il parere della maggioranza degli spettatori e anche di una buona percentuale di esperti e critici, Angelina Mango non avrebbe meritato di vincere il Festival di Sanremo. In una graduatoria ideale la giovane interprete lucana non doveva andare oltre un onorevole terzo posto.
A distanza di tempo l’ex allieva di “Amici” nonché figlia del cantautore Pino Mango, scomparso qualche anno fa, ha deciso di alzare la voce replicando a critiche ed insinuazioni di ogni tipo che accompagnano, forse da sempre, la sua ancor giovane carriera.
Nel corso di una lunga intervista concessa al quotidiano “Il Messaggero“, Angelina Mango ha toccato i più svariati argomenti, in particolare le accuse che le sono piovute addosso subito dopo la sua vittoria nella rassegna sanremese.
In questi giorni tra l’altro è in uscita il suo album d’esordio, Poké melodrama, in cui sono presenti ben quattordici pezzi che spaziano con grande disinvoltura dall’elettronica al pop, senza trascurare il rap e i ritmi latini.
In primis la Mango ha dichiarato che non inciderà il brano di suo padre, “La rondine”, con il quale ha commosso il pubblico del Festival. E subito dopo ha rivelato che a sorpresa, almeno finora, nessuno si è fatto sentire per averla come ospite nella prossima edizione.
“Non ho sentito nessuno“, la frase che ha lasciato senza parole i suoi fan. Sarebbe davvero clamoroso se ciò non accadesse, visto che il vincitore dell’anno precedente diventa il primo ospite certo per quello successivo, nel consueto passaggio di consegne.
In realtà l’ipotesi più probabile è che finora Carlo Conti, da poco nominato conduttore della prossima kermesse sanremese, non abbia ancora trovato il tempo per mettersi in contatto con Angelina Mango per annunciarle la sua presenza come ospite d’onore.
Il conduttore fiorentino del resto ha iniziato fin da subito a lavorare alla selezione dei brani che verranno presentati nel 2025. Un’autentica full-immersion a quanto pare che gli avrebbe impedito di occuparsi di altri aspetti legati al Festival di Sanremo.