Sarà dunque Carlo Conti a condurre le prossime due edizioni del Festival di Sanremo. E le sue mosse suscitano una valanga di polemiche
Hanno tirato un bel sospiro di sollievo in RAI dopo aver strappato il ‘sì’ di Carlo Conti alla conduzione del Festival di Sanremo. L’esperto e popolare conduttore fiorentino ha accettato di presentare la prossima rassegna canora sanremese soprattutto per ‘spirito di servizio‘.
Del resto Conti è da sempre un uomo RAI, una quinta colonna dell’emittente pubblica a cui mai vorrebbe far mancare il suo sostegno nei momenti difficili, proprio come quello che la TV di Stato tra attraversando da qualche mese a questa parte.
L’addio di Amadeus ha creato un vero e proprio trauma nei corridoi di Viale Mazzini, tanto da far temere a più di qualcuno l’inizio di un clamoroso e immediato fuggi fuggi di altri conduttori verso altri lidi. Finora questo fenomeno di emulazione non si è verificato, ma i rischi che questo accada sono ancora molto concreti.
Nel frattempo il vuoto più preoccupante lasciato da Amadeus è stato colmato, il Festival di Sanremo almeno per i prossimi due anni ha per fortuna trovato un nuovo padrone. Il quale tra l’altro sta già lavorando di buona lena alla stesura di un nuovo regolamento.
Non lo ammetterà mai il diretto interessato, ma tutte le decisioni che Carlo Conti ha preso e prenderà nelle prossime settimane sembrano fatte apposta per marcare la netta differenza con il suo illustre predecessore. “Non butterò tutto quello che ha fatto Amadeus“, ha dichiarato Conti qualche ora fa.
In realtà, stando alle novità annunciate dal nuovo conduttore del Festival, di fatto viene sconfessato tutto quanto è stato fatto negli ultimi anni da Amadeus. In primis tornerà la suddivisione tra Nuove Proposte e Big: entrambi faranno la propria gara senza interagire tra loro.
La novità più significativa però è un’altra: il Festival di Sanremo non farà le ore piccole come accadeva regolarmente. “Si chiuderà molto prima e rimetterò il Dopofestival“. Dunque, poco dopo la mezzanotte Carlo Conti restituirà la linea agli studi RAI.
E meno male che si trattata solo di modeste varianti. Tra l’altro, secondo quanto filtra dai corridoi di Viale Mazzini, i rapporti tra i due conduttori non sarebbero mai stati particolarmente idilliaci. Incompatibilità caratteriali, competizione professionale? Chissà…