Spettacolo

Sky, il futuro è seriamente a rischio: addio ai diritti tv delle Coppe | Tutta colpa del governo

A Sky stanno tremando (Ansa) – Cinewriting.it

Se DAZN ha messo le mani sul campionato di Serie A fino al 2029 Sky ha acquisito i diritti delle gare delle Coppe europee per tre anni

Una sorta di equa spartizione necessaria a creare un nuovo equilibrio nella partita dei diritti televisivi del calcio nel nostro Paese. Da un lato c’è DAZN che ha acquisito in esclusiva la possibilità di trasmettere in esclusiva tutte le gare del campionato di Serie A fino al 30 giugno del 2029.

Dall’altra il colosso satellitare Sky che ha compensato la perdita del massimo torneo nazionale acquistando i diritti per il triennio 2024-2027 di 185 delle 203 partite a stagione di Champions League e di tutte le 342 partite a stagione di Europa League e di Conference League.

Una distribuzione tutto sommato accettabile per tutti, se non fosse che proprio sulle tre Coppe europee incombe un pericolo imminente, un provvedimento che mette seriamente a rischio la partecipazione delle squadre italiane in vista della prossima stagione.

Una questione non proprio di lieve entità che se non risolta in tempo potrebbe terremotare l’intero calcio italiano e spazzare via tutti i club di prima fascia del nostro campionato. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.

Sky, se il provvedimento non cambia addio alle italiane nelle Coppe: ecco perché

La responsabilità del caos scatenatosi negli ultimi giorni è del parlamentare di Forza Italia Giorgio Mulé il quale ha proposto un emendamento al cosiddetto decreto Sport che ribalta completamente gli equilibri di potere all’interno del calcio italiano.

Il provvedimento in questione prevede infatti l’assoluta autonomia delle Leghe professioniste dalla Federcalcio: il testo assegna alla Lega di Serie A la possibilità di esprimere un parere vincolante in merito alle delibere della FIGC che la riguardano direttamente.

FIGC in crisi (Ansa) – Cinewriting.it

Sky, se passa il decreto salto tutto per aria: è una corsa contro il tempo

Di fatto si smantella in un colpo solo l’indipendenza della Federcalcio, che di fatto cadrebbe sotto il controllo delle società di calcio. Il pubblico che finisce sotto la tutela del privato. Uno stravolgimento inaccettabile per i massimi organismi internazionali.

E infatti sia UEFA che FIFA hanno seriamente minacciato l’esclusione delle squadre italiane da tutte le competizioni internazionali se il provvedimento dovesse essere approvato. In queste ore frenetiche il ministro dello Sport Abodi sta cercando di convincere i suoi colleghi della maggioranza a stralciare l’emendamento Mulè escludendolo dalla votazione in parlamento. Anche Sky attende con il fiato sospeso.