Come ribadito dalla presentazione dei palinsesti della RAI sarà Carlo Conti a condurre il Festival di Sanremo. Arrivano pesanti critiche
Era già tutto messo nero su bianco, al riparo da sorprese e colpi di scena dell’ultim’ora. Non v’è alcun dubbio che sarà Carlo Conti a condurre la prossima edizione del Festival di Sanremo. Resta ancora da scoprire chi salirà sul palco del Teatro Ariston con lui, ma per quello è ancora questione di settimane.
La RAI è riuscita a trovare in tempi brevi il nuovo deus ex machina della rassegna canora sanremese, ma restano l’amarezza e la rabbia per un addio, quello di Amadeus, che nessuno ai piani alti di Viale Mazzini aveva messo in preventivo.
Spetterà dunque al conduttore fiorentino riuscire a mantenere alto il livello qualitativo del Festival che sotto la gestione dello showman romagnolo ha toccato vertici mai raggiunti prima soprattutto in termini di ascolti. Mancano circa sette mesi all’inizio della kermesse sanremese ma Carlo Conti sembra già a buon punto nell’organizzazione dell’evento.
Eppure c’è chi non condivide gli elogi e i complimenti che la conduzione di Amadeus ha raccolto, soprattutto negli ultimi anni. Anzi, tra i suoi colleghi più illustri ce n’è uno il cui giudizio, pur espresso tra il serio e il faceto, somiglia tanto a una bocciatura definitiva e senza appello.
In un’intervista concessa al quotidiano “La Repubblica“, uno dei più importanti presentatori e showman italiani ha messo a nudo quelli che a suo avviso sono i difetti strutturali più evidenti e più urgenti da eliminare dell’attuale format del Festival sanremese.
Stiamo parlando di Paolo Bonolis, che in passato ha a sua volta condotto la kermesse canora nella città dei fiori. E a proposito del quale esprime un giudizio che non ammette repliche, puntando l’indice contro l’organizzazione stessa del Festival.
“I grandi ospiti non ci sono più perché credo che costino troppo. Visto che non c’è controprogrammazione, ormai è sufficiente fare delle lunghe puntate di Domenica In con una gara canora in mezzo. Può darsi che sia questo il ragionamento, economicamente più che legittimo. Credo però che per creare un evento si debba fare qualcosa di più”.
Sembra una frecciata intrisa di veleno contro Amadeus, nei confronti del quale però si esprime in termini molto più concilianti: “Credo che la formula trovata da Amadeus che ha affinato nel corso delle cinque edizioni sia perfetta“. La patata bollente passa ora a Carlo Conti.