Una decisione dei vertici della RAI manda su tutte le furie spettatori e molti addetti ai lavori. La polemica andrà avanti per tutta l’estate
L’ultimo anno è stato un vero disastro per la RAI, sotto vari punti di vista. Come se non bastassero gli addii a sorpresa di alcuni big dell’informazione e dell’intrattenimento e i contrasti con i giornalisti delle redazioni dei TG, una decisione assunta dai vertici di Viale Mazzini ha innescato l’ennesima, durissima polemica.
L’ultima di una serie iniziata ormai un anno fa e che continua a dispetto dei tentativi di gettare acqua sul fuoco. Va sottolineato in realtà come i vertici della TV di Stato non abbiano fatto finora e insistano a non fare granché per spegnere il fuoco delle polemiche, un fuoco che continua ad ardere.
È di qualche giorno fa un’altra decisione presa dai massimi dirigenti del servizio pubblico che non poteva non suscitare un misto di rabbia, amarezza e sdegno in chi crede ancora che l’emittente di Stato debba seguire logiche diverse da quella più strettamente commerciale.
La RAI ha infatti deciso di chiudere in anticipo rispetto alla data prevista “Noos – L’avventura della conoscenza“, il programma di divulgazione scientifica ideato e condotto da Alberto Angela. Il motivo di questa scelta è legato purtroppo a una cinica e stringente logica commerciale.
Il riferimento è al confronto sul piano degli ascolti con “Temptation Island“: il reality condotto da Filippo Bisciglia e in onda su Canale 5 ha stravinto la cosiddetta battaglia dello share con percentuali a dir poco umilianti. Di qui la decisione della RAI di sospendere il programma di Angela.
Il giornalista e conduttore dal canto suo ha reagito con un aplomb degno della sua classe. Con un semplice post pubblicato sul suo profilo Instagram ha dato appuntamento ai telespettatori alle prossime puntate: “Noos va avanti! Lavoriamo per la cultura”, la frase accompagnata dalle immagini della Basilica di San Clemente in cui si stanno girando le nuove puntate.
Lo slittamento a fine agosto della trasmissione di Alberto Angela ha mandato su tutte le furie quella porzione di pubblico che avrebbe voluto continuare a vedere “Noos” anche a fine luglio. Sono partite accuse durissime nei confronti della RAI, considerata nemica della cultura.
“Adesso basta“, “Se la RAI è così è meglio che chiuda i battenti“, “Uno scempio, la cultura viene calpestata“. Da Viale Mazzini si difendono replicando che in realtà il rinvio del programma di Angela è stato deciso al fine di tutelare un prodotto d’eccellenza come questo. Una spiegazione assai poco convincente…